Misurare e posizionare: la guida definitiva al posizionamento e all’angolo perfetti del vostro radiatore a infrarossi Heatscope & Heatstrip
L’installazione di un radiatore radiante Heatscope o Heatstrip è un investimento in un comfort esterno duraturo e di alta gamma. Questi apparecchi, tra i più performanti sul mercato, sono progettati per fornire un calore mirato, discreto ed efficace.
Tuttavia, la potenza indicata sulla targhetta non basta. Le prestazioni reali dipendono in gran parte da un fattore spesso sottovalutato: l’ingegnerizzazione del posizionamento.
Il riscaldamento a infrarossi non riscalda l’aria, ma trasferisce l’energia direttamente ai corpi e alle superfici. Se questo “fascio di calore” è mal orientato o posizionato in modo errato, una parte importante dell’energia viene sprecata. Questa guida vi aiuterà a trovare il giusto equilibrio tra estetica, comfort ed efficienza, per sfruttare al massimo i vostri apparecchi Heatscope e Heatstrip.
Parte 1 – Il parametro chiave: l’altezza di montaggio (distanza ottimale)
L’altezza di montaggio è il parametro più critico. Determina la densità di potenza (W/m²) percepita dalle persone nella zona di comfort.
1.1. Altezze di montaggio consigliate
| Marca / Modello | Altezza consigliata (dal pavimento al bordo inferiore) | Effetto desiderato |
|---|---|---|
| Heatstrip (pannelli piatti) | 2,10 m – 2,50 m | Ideale per verande e pergolati. Garantisce un’ampia copertura e un calore dolce e uniforme. |
| Heatscope Pure & Vision (bassa luminosità) | 2,20 m – 2,70 m | Calore intenso ma confortevole, senza abbagliamento, ideale per terrazze di alto livello. |
| Heatscope Spot & Max (alta potenza) | 2,50 m – 3,00 m | Progettati per grandi altezze sotto soffitto in ristoranti e ambienti professionali, con un forte campo di irraggiamento. |
Questi valori rappresentano intervalli di comfort. Consultate sempre il manuale del vostro modello per le distanze minime obbligatorie.
1.2. Il rischio di montare troppo in alto
- Troppo in alto: la densità di energia all’altezza delle persone diminuisce in modo significativo. Risultato: il radiatore sembra “debole”, anche se funziona correttamente.
- Troppo in basso: l’irraggiamento diventa troppo intenso e può risultare sgradevole per le persone sedute direttamente sotto. Anche se un’inclinazione maggiore può correggere parzialmente, è fondamentale rispettare le altezze minime.
Regola pratica indicativa: per ogni metro aggiuntivo al di sopra di un’altezza ideale di 2,50 m, la potenza teorica andrebbe aumentata di circa il 20 % per mantenere la stessa sensazione di calore nella zona target.
1.3. Esempi pratici
- Terrazza domestica con soffitto a 2,40 m: un Heatstrip 2400 W o Heatscope Pure 2200 W, montato a 2,20–2,40 m, riscalda comodamente una zona pranzo per 3–4 persone.
- Ristorante con pergolato a 2,90 m: Heatscope Spot o Max a 2,70–2,90 m, con aree di copertura sovrapposte, sono preferibili a un modello domestico troppo “morbido”.
Parte 2 – L’angolo di inclinazione: come mirare il calore
La direzione del fascio infrarosso è importante quanto l’altezza. L’obiettivo non è riscaldare una parete o uno spazio vuoto, ma le reali zone di utilizzo (tavoli, divani, banconi).
2.1. Montaggio a parete: l’angolo ideale
Nel montaggio verticale a parete è indispensabile utilizzare staffe regolabili in inclinazione.
- Inclinazione consigliata: tra 30° e 45° rispetto alla parete.
- Risultato: il fascio di calore è diretto verso la zona di seduta, e non solo verso i piedi o il pavimento. Il calore viene percepito in modo più intenso e uniforme, con minori dispersioni.
Consiglio: puntate alla zona del busto delle persone sedute, a circa 1,0–1,2 m dal pavimento, al centro del tavolo.
2.2. Montaggio a soffitto / sospensione
Nel montaggio a soffitto (sospeso o incassato), l’apparecchio è generalmente allineato in orizzontale (0°).
- Casi d’uso tipici: Heatstrip incassato nel soffitto di una pergola, Heatscope sospeso sopra un tavolo o un bancone.
- Se la zona da riscaldare è decentrata (bar, bancone laterale, area lounge), alcuni kit di sospensione consentono una leggera inclinazione per spostare il “punto caldo” nella posizione desiderata.
Consiglio di design: i modelli Heatscope Pure e Vision sono spesso scelti per il loro design minimalista. Allineateli con le linee architettoniche della terrazza (lamelle della pergola, travi, vetrate) per una perfetta integrazione anche a radiatore spento.
Parte 3 – Sovrapposizione: creare una coperta di calore uniforme
Su superfici ampie, il comfort dipende meno da “un solo grande apparecchio” che da una disposizione intelligente di più unità che lavorano insieme.
3.1. Definire la zona di comfort (“hot spot”)
Ogni apparecchio ha una zona di copertura efficace, oltre la quale la sensazione di calore diminuisce nettamente.
Esempio indicativo: un Heatstrip 2400 W offre in genere una zona di comfort di circa 3 × 4 m in condizioni riparate (veranda, pergola chiusa).
Questa zona è spesso ellittica: più intensa al centro, più dolce verso i bordi.
3.2. Sovrapposizione tra apparecchi
Per evitare “zone fredde” tra due radiatori:
- Non posizionate i due apparecchi esattamente al limite estremo della loro zona di copertura.
- Installate il secondo apparecchio in modo che il suo centro ricada nella zona di comfort del primo.
- In pratica, la distanza tra i centri dei due apparecchi dovrebbe essere pari, in genere, al 70–80 % della larghezza della zona di comfort.
Esempio: zona di comfort ≈ 3 m di larghezza → distanza consigliata ≈ 2,1–2,4 m tra due apparecchi.
3.3. Il fattore vento (esterno aperto)
In ambienti esterni non riparati, il vento è il principale nemico del comfort termico.
- Posizionamento rispetto al vento: installate i radiatori preferibilmente sul lato alle spalle del vento dominante, in modo che il fascio attraversi la minima quantità di aria fredda prima di raggiungere le persone.
- Terrazze molto esposte: scegliete modelli più potenti (Heatscope Spot / Max, Heatstrip ad alte prestazioni) e più punti di calore anziché un solo apparecchio centrale.
Parte 4 – Sicurezza e distanze minime
L’installazione deve essere efficiente ma soprattutto sicura. Le distanze minime specificate dal produttore sono obbligatorie.
4.1. Distanze minime tipiche
I valori esatti sono riportati nel manuale di ciascun modello, ma in linea generale:
| Tipo di apparecchio | Distanza minima dal soffitto | Distanza laterale (pareti/ostacoli) | Distanza minima dal pavimento |
|---|---|---|---|
| Heatstrip / Heatscope (parete o soffitto) | 10–30 cm | 30–50 cm | ≥ 2,10 m |
- Non installate il radiatore direttamente sopra elementi sensibili (tende in plastica, tendaggi, ombrelloni troppo vicini) senza rispettare i distacchi raccomandati.
- Rispettate le distanze dai materiali combustibili (legno, tessuti, ecc.).
4.2. Grado di protezione IP e ambiente
Assicuratevi che il grado di protezione (IP) del vostro modello sia adatto all’ambiente di installazione:
- Zona esposta alla pioggia: IPX4 o IPX5 minimo, a seconda dell’orientamento e della protezione.
- Zona riparata: veranda, loggia, pergola bioclimatica chiusa; può essere sufficiente un IP inferiore, ma il riferimento resta sempre il manuale d’uso.
I modelli Heatscope e Heatstrip sono progettati per ambienti impegnativi, ma il rispetto del grado IP e delle distanze è fondamentale per la sicurezza e la durata nel tempo.
Parte 5 – Lista rapida di controllo prima dell’installazione
- Altezza del soffitto misurata e annotata.
- Modello appropriato selezionato (Heatscope/Heatstrip, potenza, IP).
- Verifica delle distanze minime da soffitto, pareti, pavimento e materiali combustibili.
- Definizione della zona di comfort desiderata (tavolo, zona lounge, bancone, ecc.).
- Pianificazione del posizionamento con zone di calore sovrapposte (70–80 %).
- Considerazione del vento dominante e del livello di protezione.
- Verifica dell’integrazione estetica (allineamento, simmetria, discrezione).
Conclusione – Investire in competenza per valorizzare ogni watt
State utilizzando alcuni dei radiatori a infrarossi più efficienti sul mercato. Un posizionamento inadeguato può però dimezzare il comfort percepito senza modificare il consumo elettrico.
Ottimizzare altezza, inclinazione e sovrapposizione dei vostri Heatscope e Heatstrip significa:
- massimo calore percepito,
- minori dispersioni,
- maggiore comfort per gli occupanti,
- e migliore controllo dei costi energetici.
Se state progettando un’installazione complessa (più file, grande terrazza, ristorante, pergola bioclimatica, ecc.), è consigliabile far verificare il progetto: possiamo realizzare uno studio di copertura termica sui vostri disegni (dimensioni, altezze, disposizione dei tavoli) affinché ogni watt consumato si trasformi in comfort utile proprio dove serve.

